Il PAP TEST e HPV-DNA TEST

Il Pap Test resta il grande alleato della donna nella prevenzione del tumore del collo dell'utero ma a questo utile strumento si affiancano ora nuovi mezzi di prevenzione, come l'HPV Test e il vaccino contro il Papillomavirus, dedicato alle giovanissime.


Il Pap Test è l'esame di screening per eccellenza.

Il suo utilizzo in programmi di prevenzione nei paesi occidentali ha sensibilmente diminuito la mortalità per tumore del collo dell'utero.

Consigliato annualmente (o ogni 3 anni, negli screening organizzati secondo recenti indicazioni del Ministero della Salute), permette di identificare i tumori quando sono ancora asintomatici, cioè non danno segno di sé e quindi sono piccoli e guaribili.

Il Pap Test permette infatti di identificare tutte le lesioni precancerose (L-SIL , H-SIL , CIN 1, 2 e 3), facilmente curabili in ambulatorio ginecologico.

HPV-DNA TEST

Il test dell'HPV (HPV-DNA test) permette di rilevare la presenza di uno dei tipi virali a rischio oncogeno prima ancora che si verifichino alterazioni cellulari o lesioni del collo dell'utero e di qualificare più in dettaglio le anomalie indeterminate rilevate attraverso il Pap Test (ASC-US).

La positività all'HPV test non indica la presenza di una lesione o di una malattia ma solo l'esistenza di un fattore di rischio.

Il vaccino

La vaccinazione completa il quadro della prevenzione.

Il vaccino bivalente (con attività contro 2 tipi virali) è indicato per la prevenzione del tumore del collo dell'utero e lesioni precancerose del collo dell'utero, della vulva e della vagina causati dai tipi di HPV 16 e 18; il vaccino quadrivalente, oltre a questi, protegge anche contro i condilomi causati dai tipi 6 e 11.

Sottoporsi regolarmente alle visite ginecologiche di controllo ed al PAP test dà una sicurezza vicina al 100% nel prevenire il tumore del collo dell'utero.

La vaccinazione è consigliata per tutte le adolescenti e giovani donne (fino a 40 -45 anni); è importante, per chi può eseguirlo, presentarsi con un Pap test comprensivo di ricerca papilloma virus (HPV) non più vecchio di 6 mesi, qualunque ne sia l'esito.

Le ASL presenti sul territorio propongono la vaccinazione gratuita per le giovanissime (11-12 anni), le cui famiglie sono contattate direttamente tramite una lettera di invito.

Per ricevere informazioni in merito, è necessario rivolgersi alla propria ASL di competenza.

Vaccino per le adolescenti

Il vaccino, sovvenzionato dal SSN, viene effettuato a 11 anni e prevede un richiamo.

E' disponibile il vaccino contro l'HPV (Papillomavirus umano), che nel 95% dei casi è il precursore del tumore del collo dell'utero oppure delle fasi precancerose di questo tumore, che sono le displasie.

L'HPV è un'infezione molto frequente che in genere non causa alcuna alterzione e si risolve da sola; in una minoranza di casi, provoca delle lesioni a livello del collo dell'utero che spesso guariscono spontaneamente, ma che, se non curate, possono progredire lentamente verso forme tumorali.

Può essere somministrato anche dopo di questa età, ma prima di avere rapporti sessuali. Sono in corso ricerche per cercare di capire se ci sono altre classi di donne che possono ricorrere al vaccino, anche se hanno già avuto rapporti.

Si tratta di un vaccino che protegge le giovani donne non infettate dai tipi 6, 11, 16 e 18 del Papilloma Virus, ma che non protegge quelle che hanno già contratto l'infezione, che è trasmissibile attraverso il rapporto sessuale.

Va detto che il fatto di essersi sottoposte alla vaccinazione non esenta le donne dal sottoporsi periodicamente al Pap Test oppure al test dell'HPV, che resta uno strumento di prevenzione indispensabile per tutte, vaccinate o meno.

Dopo la menopausa

Dopo la menopausa, è la visita ginecologica il grande strumento di prevenzione della donna.

Questo perchè permette di diagnosticare precocemente le patologie più frequenti in questo periodo d'età, ad esempio tumori dell'ovaio ed all'endometrio.

Alla donna dopo i 50-55 anni il ginecologo può consigliare di sottoporsi a un'ecografia pelvica e a un esame del sangue per la valutazione dei marker tumorali (CA 125).